“...Prevale nel messaggio di Vanetti la paura dell'ignoto, della instabilità e della solitudine che ci sono contingenti in ogni momento della nostra esistenza - e che inesorabilmente ci schiacciano in questa scacchiera fatta da giorni e notti – sotto il peso di un enorme fardello intriso di iniquità e di ingiustizie sociali che il dilagare dell'egoismo più gretto rendono ancora più invincibili, e proprio per questo, ancora più brucianti e crudeli. Nell'opera di questo artista luinese emergono tutte le contraddizioni della cultura sociale del nostro tempo, alle quali egli tenta di opporsi con il suo messaggio artistico dettato sì da una forte personalità, che però, è sempre inquieta perchè continuamente ossessionata dall'impotenza sua e della folla dei suoi personaggi che sono sempre cariche di dubbi, angosce e paure. Sono dubbi, angosce e paure tipiche di quelle che in un certo senso hanno impaginato anche l'opera di Chaime Soutine – e che forse - sono le stesse che agitano e turbano anche l'esistenza di ognuno di noi...”